Vuoto a perdere
C’e’ un vuoto a perdere: Saggezza, competenza, professionalità, doti morali: non è lo scritto da telegramma di un’offerta di lavoro, ma ciò che si ritiene comunemente debba avere una persona che governa, o chiunque altro a cui demandiamo responsabilità sociali.
Ministro della Pubblica Istruzione
Al ministro della Pubblica Istruzione si domandano, oltre alle qualità sopra elencate, la capacità di organizzare al meglio l’educazione dei nostri figli. Si parla sempre di cooperazione fra l’istituzione famiglia e l’istituzione scuola, una collaborazione che serve a far crescere nel miglior modo le nuove generazioni.
Famiglia
Per “una certa mentalità” è un luogo comune da distruggere, obiettivo prioritario renderlo asettico. Proposte immediate del nuovo governo, sotto gli slanci incontenibili dei parlamentari Cirinnà & Boldrini, è quella di abolire i brutti nomi di mamma e papà, sostituiti con “genitore 1 e genitore 2”.
Mondo intellettuale
Anche il mondo intellettuale marcia diritto verso l’importante meta: La regista Francesca Archibugi, su Radio Capital vuole illuminare le nostre povere menti sostenendo che “i bambini sono dello Stato”. Alla data odierna, una tale aberrazione non si sente dire neppure nelle peggiori dittature. Non solo si rinnega l’orrore di Bibbiano, ma si ci sforza di trovare persino motivazioni per esaltarne un senso.
Conti
Le vicende che si susseguono riescono a far persino dimenticare la totale assenza di coerenza della medesima persona sui due governi Conte che si succedono. I conti non tornano, oppure c’è un caso di sdoppiamento di personalità.
Lorenzo Fioramonti
Si tratta di record probabilmente. A meno di un mese di lavoro, il neo ministro Fioramonti non solo le canna tutte, ma se ne vanta pure. Le sue priorità da ministro della Pubblica Istruzione sono quelle di tassare le merendine e quella di togliere i crocifissi dalle aule, meglio sostituibili con le carte geografiche, in contraddizione al fatto che a tutto’oggi le ore di geografia sono state ridotte ai minimi termini. Ma non contento dell’alta professionalità e competenza dimostrata, si allarga anche su altri settori: sulla Polizia sostiene che “sembra più un corpo di guardia del potere invece che una forza al servizio dei cittadini. I pochi poliziotti per bene hanno paura di far sentire la propria voce”. E’ il medesimo Ministro che spinge gli alunni allo sciopero: da imperatore piuttosto che da ministro in un paese democratico, dispensa persino la legittimazione come se fosse un suo potere assoluto.
Il passato
Se si guardasse al passato, le esternazioni sessiste espresse farebbero rabbrividire i paladini del “politically correct”. Ma se le ha espresse uno della scuderia non ci si scomoda più di tanto, si minimizza e non si sta a guardar troppo il curriculum comportamentale. Perché ricordiamolo, si sta parlando del vertice e il passato esternato conta eccome e se ne vedono gli effetti oggi. Uno scatto minimale di coscienza esigerebbe dignitose dimissioni.
Coprire
Negli ambienti di una certa inclinazione politica, pare sia diventato “normale” coprire: mesi fa si proponeva di coprire i crocifissi dei cimiteri con le tendine, si “coprono” gli abusi perpetrati dalle associazioni di Bibbiano, adesso si coprono “le stupidaggini” imbarazzanti che ciascuno lancia in giro. A pensarci bene, la censura che il mondo rosso tende ad applicare su tutto ciò che va fuori il “pensiero unico”, andrebbe applicato sulle castronerie di ciascun adepto. Una cosa sola non si copre né si censura: le gratuite oscenità del prossimo gay pride emiliano saranno palesemente alla vista di tutti, nessuna limitazione. Attenzione, nulla quaestio sul manifestare, ci mancherebbe. Esagerare nell’ostentazione di ciò che è pacifico, rende meno credibili le motivazioni, peraltro più che superate e garantite dalla norma.
Saggezza, competenza, professionalità, doti morali: Assenza totale. Un imbarazzante vuoto. Tempo perso, un vuoto a perdere.
https://m.youtube.com/watch?v=SDSQSqbgd0w
Lancio in quel vuoto le parole della cantante Noemi:
“Sono un vuoto a perdere
Sono diventata questa
Senza neanche accorgermene”