Vortici di follia
Ci addentriamo sempre di più in questi vortici di follia: piano piano, prima con le idee, poi con le tempeste di spot, ormai tutti inequivocabilmente su una stessa linea e infine con i fatti: sempre più pretestuose le richieste, sempre più insensato ciò che si vuol far passare per liberalizzazioni.
Il caso
Accade a Como: un uomo ha cambiato sesso e si è unito civilmente con un’altra donna. Fin qui, direi che ciascuno è libero di far ciò che vuole. Successivamente, per desiderio di un figlio, ingravida la partner (si può dire moglie?) con il seme congelato prima di cambiar sesso. Ok, andiamo avanti, mi dico: si tratta del caso di un figlio con due “genitori” di sesso femminile. Seguendo l’onda, al di là della mia diversa opinione in materia, intuisco l’iter legislativo che ne segue.
Aberrazioni arcobaleno
La persona in questione, dopo aver fatto registrare all’anagrafe il suo cambio di genere, dopo aver fatto registrare l’unione civile, dopo aver fatto registrare il figlio come figlio di due genitori di sesso femminile, alza il tiro e crea un ulteriore caso. A seguire un certo filone, a mio “democratico e pluralistico avviso”, si perde traccia del limite del buon senso. Detta persona, infatti, chiede di essere registrato sia come madre che come padre del bambino: in sintesi, il figlio avrebbe una madre (l’altra donna) e poi un padre/madre in una stessa sola persona, pretendendo che l’anagrafe trovi il sistema per registrare in tal modo la cosa.
Il mio disappunto
Mi domando: per quanto contrario alla cosa nel mio io, ma non si era voluto la registrazione di “genitore 1” e “genitore 2”? Questo già di per sé scavalcherebbe il problema. La nuova frontiera del fluido prevede registrazioni che si sommano sulla medesima persona? A questa genialata non era arrivata neppure la Cirinnà: genitore 1, genitore 2 e genitore 1/2! Andremo forse incontro a nuove frontiere anagrafiche in cui si può cambiare idea giorno per giorno ed avere l’adattamento presso il proprio comune? E perché no una carta d’identità che “senta” il proprio io a seconda di come ci svegliamo? Sarebbe un’idea per una nuova puntata di “Black mirror”.
Caso di Orbetello
Sembra una sfida più che ragionevolezza. Il caso di Orbetello dove in una coppia uomo/donna, lui cambia sesso e diventa lei e lei cambia sesso e diventa lui, chiedendo al giudice il mantenimento dello status coniugale da trasformers aveva già dato parecchio da pensare.
Ma si sa, entrati nel vortice non si esce più.