Vivimus ex Uno
Viviamo dall’Unico, proveniamo dall’Uno, da quell’unica, autentica forma d’Amore. Una passeggiata in Sassonia mi permette di scoprire il significato di quest’effigie latina in cui ci imbattiamo per caso.
Il pellicano
Scopro che il pellicano è un esempio eccezionale tra gli “animali di famiglia” ed e’ un simbolo speciale di amore. Sotto il becco porta una borsa. In essa, raccoglie i pesci e li trasporta al nido, attinge da essa per l’approvvigionamento di cibo utilizzando il becco per nutrire i suoi piccoli. In alcune specie pellicane, una macchia rossastra della groppa è visibile, in modo che possa sembrare come se il cuore del pellicano scorresse nell’alimentazione dei suoi cuccioli. Con questa alimentazione, il pellicano è un meraviglioso esempio naturale di amore premuroso; allo stesso tempo, è un antico simbolo dell’amore di Cristo che si sacrifica, che cerca, accetta e riconcilia.
Questione di metodo
E’ una questione di metodo: assisto a continue invettive sui social. Ciascuno che attacca e insulta ciascun altro. Riflessioni volte solo alla ricerca di nuove motivazioni che possano giustificare l’insulto piuttosto che la sintesi positiva.
Parabola
“In quel tempo Gesù e Pietro camminavano per i campi. All’improvviso trovarono per terra una carcassa di cane morto in decomposizione. Pietro disse: “maestro, allontanati da lì”. Gesù invece proseguì, vide la carcassa e disse: “che denti bianchi che ha!”
Sguardo oltre
E’ una nuova sapienza, ovvero l’uso di uno sguardo che va oltre, una visione delle cose non schematica, aperta, che aiuta a non soffermarsi sul problema, sulla negatività in se’, ma che restituisce la possibilità di trovare un senso in ogni cosa. La carcassa e’ li, non scompare. Non e’ la negazione del problema: si tratta di uno sguardo reale, concreto, ma che non si fossilizza nella lamentela, ma l’attraversa. Max Planck, il padre della fisica quantistica sosteneva: “Se cambi il modo di vedere le cose, le cose che guardi cambieranno”. Una visione più estesa di una problematica, porta a vederla da un punto di vista più elevato che non si ferma alla contingenza.
La carità
Attingo dai salmi: “La carità è paziente, è benigna la carita’; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verita’.
L’Amore che proviene dall’Unico cerca la verità. Nel far questo, non manca di rispetto, ovvero non insulta, non si adira.
No, non credo che l’insulto faccia parte della ricerca del Vero.