“Le nostre anime devono essere come un cristallo trasparente attraverso il quale si può scorgere Dio.” (Madre Teresa). Trasparenza, pertanto: facilita i rapporti umani e consente sonni tranquilli.
Azioni di governo
Come si sentono gli italiani? Nonostante ogni buona intenzione, credo che in una situazione materiale di eccezionale gravità, i cittadini di uno Stato sono meno propensi all’indulgenza. La comunicazione altalenante da parte del Governo che perdura nonostante le critiche, le azioni che travalicano la Carta Costituzionale, ma soprattutto la mancanza di risposte chiare che puntino se non ad una risoluzione, almeno ad una mitigazione dei problemi, sono circostanze tutt’altro che trasparenti e ciò genera un clima di assoluta incertezza e nervosismo.
Overdose di opinioni
Sin dall’inizio dell’emergenza Covid, si sono susseguiti troppe opinioni contrastanti: influenza o pandemia, mascherina si mascherina no, per non parlare delle giravolte degli annunci e la variazione, fino a stamattina, dei moduli di autocertificazione. Sembra quasi che lo scopo sia quello di complicare la vita dei cittadini per tenerli impegnati, lontani dalle riflessioni pragmatiche su ciò che ci sarebbe da fare. Intanto arriva il fine mese: famiglie e imprese cercano soluzioni. In un primo tempo si stava ad aspettare, fiduciosi che lo Stato, in un simile frangente, non potesse rimanere per troppo tempo inerme. Poi ci si è resi conto che la triste realtà era proprio quella: attendismo ad ogni livello, da Conte a Mattarella fino ad arrivare ai vari vertici della UE. Persino il Papa si lancia in proclami che sanno di politichese. I fedeli, almeno loro, sanno bene il valore del Sacramento che manca in questo momento.
Protezione civile
Le polemiche non mancano anche sul fronte della Protezione Civile: le informazioni sui numeri variano di criterio. I prezzi calmierati delle mascherine sono risultati inapplicabili e quindi falsità, incongruenze e grossolani errori anche su questo fronte. Infine, la mancata trasparenza sulla gestione delle donazioni via sms. Viene fuori che i soldi donati da ogni cittadino italiano con le raccolte solidali non erano destinati alle emergenze. Ai tempi, il messaggio era secco e diretto: “Terremoto Centro Italia, dona”. Fra le righe del contratto con il gestore telefonico compare invece che le donazioni non erano destinate all’emergenza, ai viveri per i terremotati insomma, o anche per le tende; piuttosto per la lunga e farraginosa ricostruzione. Ma quello non è compito dello Stato? La gente dona per solidarietà, da essere umano ad essere umano, per far fronte ad un bisogno concreto, immediato. Lo Stato, invece, ha gestito quei soldi per finalità che competono ad esso stesso.
Trasparenza
In certe circostanze, sarebbe sufficiente ammettere il limite. Sarebbe decisamente più apprezzato. Un Presidente del Consiglio che compare in tv dicendo: “non ci sono fondi sufficienti” sarebbe più dignitoso di uno che continua a promettere invano.
La statura di ogni uomo si basa sul coraggio di guardare in faccia la realtà. Basta chiacchiere. Trasparenza.
Rosario Galatioto