Tempi bui per il sacro, soprattutto quando a dare corda al potere degli uomini siano proprio coloro che del sacro ne sarebbero i custodi. In effetti, di questa tignoseria del potere temporale, ciò che affligge e svilisce di più è proprio l’inerzia che parte dal Papa e si estende a parecchi cardinali, vescovi, e parroci che si sottomettono alle false motivazioni dichiarate dalle autorità degli Stati.
Celebrazione di Natale
La tignoseria del nostro governo entra nel merito dell’orario della Celebrazione Eucaristica di Natale come se il virus fosse più contagioso alle 24 piuttosto che alle 22 o ancora prima. E’ evidente che qualunque sia l’orario della messa il numero dei fedeli partecipanti in ciascuna parrocchia sarebbe lo stesso. Si vuole evitare l’assembramento o la circolazione delle persone? È un fatto di coprifuoco? Nessuna deroga, per questo governo, il sacro non rappresenta necessità, rientra nei futili motivi.
I limiti in Francia
Il Presidente Macron ha concesso di nuovo le liturgie religiose ma con il limite di un massimo di trenta fedeli. Non si parla di distanziamento, protezioni, o cautele varie. Soltanto di divieto.
Il materialismo dei benpensanti
L’arroganza delle classi benpensanti e cosmopolite ormai stabilisce il bene di tutti, non c’è spazio alcuno ad di fuori di esso. Tutto si fonda sulla scienza, sul materiale e pertanto la spiritualità è solo un hobby per chi vuol perdersi via. Nel momento in cui “l’autentico reale” sta tutto nel materiale, quale spazio può rimanere in mano ai sacerdoti se non quello di accodarsi? Segno che non ci credono neppure loro. Più in basso che durante le diatribe del medioevo.
Due cose mi scandalizzano: la sottomissione della chiesa e l’assenza morale di chi governa.
Rosario Galatioto