Capita che qualcuno mi domandi quando trovo il tempo per scrivere. In effetti, i tempi di scrittura, in una vita da “non scrittore professionista”, sono difficili da trovare. Di recente, ho risposto privatamente ad una persona che mi aveva posto questa domanda. Oggi ho pensato che il mio approccio (personalissimo e da non professionista) può essere utile (o magari no) a qualcun altro. Pertanto, approfondisco la risposta in questo spazio.
Haruki Murakami
Una delle tante cose che apprezzo di questo importante scrittore è il fatto (che lui stesso rivela) che ogni giorno si rechi in un luogo che ha adibito a studio di lavoro per dedicarsi alla scrittura. Per lui è un lavoro e lui stesso ha deciso di “separarlo” a tutti gli effetti dai luoghi dedicati agli altri momenti della vita. Potrebbe apparire come atteggiamento esagerato, o, per altri versi, si potrebbe considerare il vezzo di chi ha “sfondato” nel mondo della scrittura. Per quanto mi riguarda, depurando il fatto specifico da ogni considerazione legata al “poterselo permettere”, ritengo che questo tipo di scelta rivela una grande forza di volontà. Sarebbe certamente più comodo rimanere in pantofole a casa e spostarsi di pochi metri per mettersi a scrivere: decidere di “recarsi in altro luogo” lontano da casa, implica uno sforzo e un rispetto verso ciò che ci prefigge di fare, un pò come una sacra preparazione quotidiana al “rito”.
L’urgenza della scrittura
Scrivere non è soltanto un atto creativo, o un’attività di svago. In molte situazioni (lo è anche per me) c’è un’urgenza interiore. Scrivere può diventare una sorta di auto psicoanalisi, o elaborazione di ciò che si tiene dentro di sé. In un incontro con studenti di scuola media che ho tenuto lo scorso anno, al momento delle domande, una ragazzina si alzò e mi lasciò basito tramite la profondità del suo quesito sul rapporto figli/genitori. Mi rivelò che lei scriveva, aveva tanto da tirare fuori su questo argomento. In altri casi, scrivere aiuta a mettere in ordine i pensieri. In altri ancora, si attiva una sorta di “transfer” dei propri pensieri o preoccupazioni sui personaggi, un modo indiretto ma liberatorio per poter dire ciò che si vuole gridare al mondo intero.
Tempi di scrittura
Premesso tutto questo, quando scrivere? Come trovare il tempo dentro una vita fatta di famiglia, lavoro, doveri da svolgere e riposo? Personalmente, non ho particolari “segreti” o trucchi. Per quanto mi riguarda, tutto è cominciato dal fatto che non mi piacciono i tempi “morti”, quelli che obbligatoriamente subiamo nella quotidianità. File alla posta, code per il traffico quando si è in auto, attese vuote nei vari uffici. In quei momenti, mi dedico a pensare, come facciamo tutti quanti credo. Molto spesso, penso a ciò che vorrei scrivere, imbastisco l’architettura di una storia, studio il profilo di un personaggio, la sua back story, ecc. Quando invece aspetto l’uscita dal lavoro della mia metà (abbiamo una sola auto e orari sfalsati di fine lavoro), immancabilmente scrivo, riporto su carta tutto ciò che ho pensato. In certi periodi, oltre al mio paper notes, portavo dietro anche il nostro Mac per evitare di dover ricopiare arrivando a casa. A proposito, ma in casa? Ebbene, sarebbero tempi sprecati anche quelli che dedichiamo a pulire, rassettare, stirare, ecc. se facessimo “solo” quello.
Scrittura vs televisione
Un mio amico (e collega) mi rivelò tempo addietro che, per scelta familiare, in casa loro non esiste la tv. Per quanto strano possa apparire, da parte mia, posso confermarvi che limitare il suo uso (noi abbiamo scelto di continuare ad averla anche dopo che si era guastata) non fa male, anzi. Si libera parecchio tempo da poter dedicare ad altro (nel mio caso, lettura e scrittura). Ma quand’anche la usiamo (un film al sabato sera o domenica pomeriggio), quel tempo si rivela “proficuo” anche per la scrittura. Un film non è altro che una narrazione che procede per immagini, musiche e dialoghi: ottimi “consigli” per la scrittura.
Quotidianità
Gli esperti del settore consigliano di scrivere ogni giorno. Vi confesso che io non riesco. Però se non altro, ci penso su. Se non sono stato utile riguardo ai tempi di scrittura, vi avrò semplicemente raccontato un pò della nostra vita privata.
Rosario Galatioto