In Italia va di moda il sapere sempre più degli altri e di conseguenza dire, pontificare, additare e finanche imporre: dietro l’emergenza Covid, tanti piccoli ducetti improvvisati, in nome di un qualcosa chiamato “salute collettiva”, si può tutto, anzi si deve. Non bastava l’antipluralismo del pensiero unico, occorreva una specie di motivazione superiore per imporre la qualsiasi. Eccola trovata! La salute pubblica o collettiva.
Discriminazioni
Fino al periodo pre covid, la moda di pensiero dei radical chic annoiati prevedeva di cavalcare l’onda delle discriminazioni: ne trovavano ovunque, persino nei nomi delle vie (a dir loro, per esempio, è discriminante che siano di più i nomi maschili). Il cacao è scuro? Bisogna abolirlo! Le statue nude offendono? Occorre coprirle! Il sinistroide idiotismo arrivò persino a suggerire di coprire le croci cimiteriali. Ma le mode, si sa, passano, soprattutto se i pensieri discriminanti diventano utili al potere.
Sul carro del potere
È sufficiente ammantarsi di un ipocrita senso civile per poter salire sul carro del potere e acquisire (di conseguenza) il diritto di comandare e persino offendere. Vedasi Carofiglio (“Chi non si vaccina non è altro che uno scroccone e un parassita”), o tutti coloro che, all’improvviso dimenticano di vivere in uno paese che si vuole ANCORA proclamare democratico. Per buona pace di chiunque, un vaccino può diventare obbligatorio SOLO per disposizione di legge approvata dal Parlamento e non per semplice Decreto Legge, motivo per cui i tanti piccoli ducetti italiani si limitano a “consigliare” la vaccinazione, accanendosi su una campagna vaccinale che anziché essere basata sulla trasparenza è diventata pesante oppressione psicologica e materiale.
Ministro Bianchi
Era già stata sollevata l’infima questione nelle scuole di poter togliere le mascherine se nella classe erano tutti vaccinati. Il Ministro Bianchi, non contento, lo ribadisce, “dimenticando” che non DEVE discriminare (tanto prevede l’etica e la norma europea). E la privacy dei minori, caro Ministro? Liste di proscrizione? Richiami di dittature?
Italiote contraddizioni
Si badi bene, soltanto in Italia si “impone” la vaccinazione (In realtà nel mondo accade anche in Arabia, Turkmenistan e Indonesia): vorrà dire che ci avviciniamo molto velocemente alle dittature. Ma la cosa che scandalizza è l’idiota, italiota contraddizione. Se fosse vero che il vaccino protegge, perché accanirsi contro chi sceglie di non vaccinarsi? Risposta: perché in realtà non protegge, tant’è che si ipotizza una terza dose (avete mai sentito parlare di richiami continui per il vaccino del morbillo?). Ma se non protegge del tutto, e se il vaccinato può anch’egli essere contagioso, il senso civico richiederebbe solo reciproco rispetto (mascherine, distanziamento, attenzioni costanti, ecc.).
Finestra di Overton
https://it.wikipedia.org/wiki/Finestra_di_Overton
Overton descrisse il meccanismo (ben attuato da una certa politica) di come “convincere” le masse a un concetto assolutamente respinto, procedendo per gradi. Un’idea ritenuta “becera”, tramite piccole graduali avvicinamenti e accettazioni, si trasforma nel tempo in un concetto persino desiderabile. Vedasi il caso delle soluzioni adottate per le mense aziendali con reparti per “non vaccinati”. L’oppressione costante quotidiana ci porta a cedere piano piano sugli aspetti. Cos’è un lasciapassare (quale è il green pass) fondato su aspetti non certi e contraddittori se non un metodo subdolo per imporre o vietare? Esso diventa un criterio per identificare e discriminare, si trasforma in controllo autoritario. Non posso accedere a certi servizi? No problem, rinuncio.
Dall’angolo di Winston, preciso: se anche mi spettasse, io il green pass NON LO VOGLIO!
Rosario Galatioto