Nessun riferimento a farmaci o sostanze chimiche. Il sovradosaggio di cui voglio parlare è quello dell’informazione. Persino i giornalisti, oggi, ammettono che è troppo, ogni persona è stressata da questo eccesso incontenibile.
Opinionisti
L’infettivologo Matteo Bassetti avverte che dare i numeri in continuazione comincia a dare fastidio. Dall’altro lato, il suo collega Massimo Galli pretende che “i numeri siano dati (giorno per giorno)” perché “non si può nascondere la verità agli italiani. Stamattina, dalla radio mi arriva la notizia di un sondaggio secondo cui il profilo delle persone non vaccinate sarebbe quello di soggetti con basso tasso di scolarizzazione. Ma chi lo dice? Spengo la radio infastidito e mi domando che razza di tuttologi elaborano simili informazioni.
Il saggio parere
Da tempo immemorabile, il mio amico Pietro, con la sua imperturbabilità, mi ricorda che ciascuno di questi micidiali bombardamenti serve a distogliere le menti dalle essenze, stuzzica la nostra nervosa attenzione che genera “materiale” che alimenta letteralmente questi mostri voraci che si succhiano ogni energia.
Tempo di dire basta
Comunque stiano le cose, avverto la necessità di dire basta. Spegnere la tv, disintossicarsi. Qualche minuto senza informazione, qualche ora, mezza giornata, un giorno, una settimana, forse rigenera. Avverto un sovradosaggio, rischio l’overdose, troppe cazzate, troppa umanità non buona. Personalmente, scelgo la comunicazione che voglio, tutto il resto fuori da me. Pochi contatti umani selezionati, e tanti libri, la comunicazione che arriva da lontano, che non invade ma che fa una grande e preziosa compagnia. Scegliete un pò di questo tipo di parole umane, magari anche di tempi diversi dai nostri.
“Chi legge non sarà mai solo” recita un vecchio detto.
Stare lontano dalla narrazione pandemica può solo fare bene.