Sottomissione
Sottomissione non è il titolo del fortunato e correttamente profetico romanzo di Houllebecq, nulla a che fare con l’Islam. Semplicemente, nuovi esempi di assoggettamento economico, categorie di asservimento al potere. Riguardo agli studi di due “presunti luminari” ho commentato che sembrerebbe che sia in corso una nuova selezione della razza su basi economiche (Ragionamenti perversi). Infatti, essi ipotizzavano che sarebbe meglio far abortire le famiglie disagiate in quanto potenzialmente potrebbero mettere alla luce futuri uomini più atti a delinquere. Per dire stupidate del genere, credetemi, non occorrono lauree e a quanto pare neppure saggezza. Anziché pensare che le classi disagiate vanno aiutate di più, quei studi propongono di favorire l’aborto proprio in quei casi. Dovrebbero nascere solo i figli dei ricchi?
Utero in affitto
Ma i cosiddetti ricchi, da un pò di tempo, alzano la posta in gioco e progressivamente riducono ogni cosa a merce comprabile. Il concetto di utero in affitto ne è un esempio. Sempre nell’articolo sopra citato (Ragionamenti perversi) ho richiamato quanto sottoscritto di recente da 180 top manager del mondo; inserendo l’aborto nella categoria delle “cure riproduttive complete” ovvero interpretando il feto nel novero dei “cancri” da estirpare.
Carriera
Tutto questo per “proteggere la carriera delle donne” che rischierebbero di perdere terreno in termini di parità con gli uomini”. Proprio così, per i ricchi l’umanità si forma chissà come, non certo con il parto di nuovi nascituri. Per detto motivo, si è inventato il ricorso alla maternità surrogata (ovvero affittare il corpo di un’altra donna) perché per le donne ricche essere gravide e “perdere” nove mesi della propria vita è un grande sbattimento oltre che “rovinare il corpo”. La maternità, pertanto, è “rovinosa”: fa perdere tempo e rovina loro la linea. Nessun titolo più azzeccato: sono ragionamenti perversi.
Le battaglie della Cgil
Parliamo proprio di un sindacato italiano che il 19 giugno a Roma ha organizzato un convegno sulla “Fecondazione mediamente assistita e gestazione per altri: la possibilità di un figlio nel 2019”. In sintesi, proprio il sindacato delle classi operaie promuove la maternità surrogata, ovvero la nuova forma di asservimento e sottomissione dei poveri ai ricchi. Da un punto di vista etico e psicologico, sono fermamente contrario al ricorso di una pratica così lontana dall’umano; è qualcosa che riduce il miracolo della nascita, di una nuova vita, nonché della gravidanza, a qualcosa di merceologico o da prestazione, al pari di come può altrettanto classificarsi la prestazione sessuale a pagamento; ma scandalizza ancora di più il fatto che si tenti di aggirare subdolamente l’argomento: sembra che tutto si limiti da un lato all’aspetto tecnico della procreazione e dall’altro al riconoscimento anagrafico di chi paga come genitori del nascituro.
Divieto della surrogazione di maternità
Arcilesbica, in Italia, ha plaudito verso la sentenza delle sezioni riunite della Cassazione, che stabilisce il divieto di trascrizione all’anagrafe dei figli avuti all’estero tramite la maternità surrogata. Per fortuna, l’utero in affitto nel nostro paese resta vietato e non sono possibili automatici riconoscimenti genitoriali degli adulti senza relazione biologica con il minore. Scandalizza che certi sindaci italiani (Prodezze da sindaci) abbiano tentato di forzare la legge e l’etica che sottende ad essa; si intentano cause nei tribunali allo scopo finale di mettere davanti al fatto compiuto lo Stato italiano.
Cos’è la surrogazione di maternità
La surrogazione di maternità è la mercificazione del corpo di una donna utilizzata come portatrice e fa diventare la gravidanza e il parto come vendita di bambini. Si tratta dello sfruttamento della capacità riproduttiva femminile e la sottomissione di una donna per soddisfare i desideri altrui (a pagamento). Assistiamo spesso al camuffamento di questi concetti nell’ambito dei diritti, quasi che questo potesse giustificare il ricorrere a questo tipo di sfruttamento e mercificazione.
CGIL
Prima di “preoccuparsi” di come registrare il minore già nato (esiste l’adozione), la CGIL si dovrebbe preoccupare di quale traffico di donne “portatrici” questo sistema alimenta. La surrogazione di maternità è uno strumento per aumentare la disuguaglianza tra le donne (ricche e povere) e genera un mercato di tratta delle donne. Pertanto, la surrogazione di maternità viola contemporaneamente sia i diritti dei bambini e sia quello delle donne e contribuisce a generare sempre di più una società fondata sull’uso e il maltrattamento delle persone più vulnerabili e più povere; ovvero quella di una società costituita di esseri umani di prima e di seconda categoria. Huxley (“il mondo nuovo”) immaginava la distopica situazione in cui i nascituri (generati in provetta) si classificassero secondo le lettere dell’alfabeto e venivano destinati, sin dal concepimento, al lavoro che avrebbero dovuto eseguire nella società mondiale cosi costituita.
Arcilesbica e LGBT
Come si è visto, il tutelare la donna è cosa diversa dalle idee LGBT (Femminismo o Donna?). Arcilesbica sta portando avanti battaglie a favore della donna, il movimento LGBT, come adesso anche CGIL sono incastonati, assieme ad un particolare filone politico e ideologico a creare, un nuovo ordine mondiale su basi economiche e la sottomissione. Che il mondo sia retto dai potenti è cosa nota e ovvia. Ma un filo di coscienza morale sussisteva ed è sempre stato presente lo spartiacque fra atti moralmente giusti e quelli da aborrire.
Si è smarrito il senso della maternità (La Vera Madre). La nuova frontiera economica è il sonno delle coscienze.
Buna domenica dalla corda pazza.
Rosario Galatioto