Sogni d’acqua
Cammino, sono irrequieto. Manca qualcosa e non so cosa sia. Mi dirigo a cercarla, quasi come se il mio corpo sapesse e la mente non riuscisse a mettere a fuoco. Cammino ancora, accelero il passo, è importante trovare ciò che cerco. Vado, corro, sono determinato, non potrei esimermi neppure volendo. Non so cosa sia, intuisco, sono sensazioni, neppure pensieri definiti. E’ una ragione benefica, ne va dello stare bene di tutti. Devo farlo, devo adesso, nulla vale di più in questo istante.
Mi dirigo nella parte bassa del paese, è lì che si catalizza l’energia che mi spinge. Comincio a vedere, fuori o dentro di me, non so. Le sensazioni diventano più intense, si scoperchiano i vasi, motivi e verità si intrecciano danzanti e mi sollecitano come un vento favorevole, come fossi io stesso la vela da gonfiare.
Cerco acqua, è acqua di vita. Devo trovarla, sembra il mio Graal. Le strade in discesa, io mi affanno. devo scovarla, è una botola che cerco, un quadrato a centro di via. Contiene acqua benedetta, vale per me, per gli altri, come una purificazione di massa. In una botola devo rintracciare la fonte, un’acqua sacra di cui bagnarsi come fosse il Gange.
Sono quasi arrivato, i miei occhi cercano, le forze si concentrano, è un senso, è IL SENSO. Da questa simbolica materialità, una realizzazione tattile. Scelgo botole da aprire, le sollevo senza fatica alcuna, il segno e la comprensione mi arriveranno come evidenza inconfutabile. La trovo finalmente. Sento il compimento.
Mi risveglio, psiche e realtà paralleli. Sono sogni d’acqua