Il senso civico è una fra le tante forme di educazione collettiva. Però passa da ciascuno di noi. Buttiamola ancora una volta in economia. Il vivere civile non deriva da un altruismo, questo lo dimenticano in molti. Deriva piuttosto da una egoistica convenienza. Mettiamo assieme risorse e limitiamo i nostri comportamenti istintivi, perché ci conviene. Accade così perché se tutti “cedono” quella minima parte di sé stessi, ciascuno fa meno fatica a vivere. L’estremo opposto è la legge della giungla: ognuno fa per sé, in ogni attimo devo difendermi da ogni pericolo, organizzare la mia vita e provvedere a me stesso per ogni cosa. Il consorzio civile aiuta a “risparmiare tempo”. Se tutti ci adeguiamo a regole comuni, se deleghiamo certe competenze (difesa, sanità, ecc.), ci rimane tempo a disposizione nella vita: welfare, benessere.
Coronavirus
In tempi attuali, con una virulenza pandemica forte, il senso civico è la più efficace barriera. Chiudere scuole, limitare i movimenti e adottare norme igieniche e educative, non risolve il problema ma lo potrebbe limitare. Ciascuno di noi non può sapere in anticipo se è diventato portatore. Pertanto, inconsapevolmente rischia di infettare, veicolando ciò che si vuol frenare.
Non sempre critiche
Sono fra quelli che ha criticato gli errori di questo governo nel sottovalutare il problema e nel non aver saputo porre in essere ogni misura contenitiva da subito. Ma questo non significa che OGNI colpa sia del governo. Ne ha tante, certamente; non addossiamogli ciò che dipende da noi.
Lettera medico di Bergamo
Ho avuto modo di leggere l’invito di un medico di Bergamo. I reparti sono pieni. Tutto il personale sanitario fa ogni cosa possibile. Egli stesso, per precauzione, non vede la sua stessa famiglia per evitare possibili contagi. Questo è il punto. Fatto il possibile, occorre la collaborazione individuale. Lamentarsi oggi di non poter andare in palestra o al bar, che senso ha? Giovani che considerano “atto rivoluzionario” riunirsi per mega feste o l’irrinunciabile movida milanese del sabato sera, che significato possono avere oggi in queste circostanze?
Dimentichi
A fronte di ogni sforzo, si dimentica che sentirsi immuni o, al limite, più resistenti al fenomeno, comporta rischi mortali per ogni categoria più debole: non solo gli anziani, s badi bene, ma anche tutti quelli che per un motivo o un altro, presentano basse difese immunitarie. “Tanto colpisce i vecchi” è, a mio avviso, una delle più idiote considerazioni, unito a “tanto le percentuali di mortalità sono basse”. Quella percentuale, bassa che sia (oggi intorno al 4,5% in Italia), comporta delle morti evitabili, a prescindere se colpisca noi, un nostro caro, o la persona della porta accanto. Dove è finita la grande sensibilità dei giovani “green” che fino a poche settimane fa volevano salvare il pianeta? Pianeta sì e persone no?
Territori blindati
Nella mia vita è la prima volta che mi capita. Vivere in un territorio blindato: vietato uscire, vietato entrare; ingressi contingentati nei supermercati. E’ una misura efficace? Non lo so. Di certo, però, mi rendo conto che, stante la situazione attuale, TUTTI QUANTI, nel senso di CIASCUNO di noi, ha il dovere civico di tutelarsi e di tutelare gli altri, evitando di diventare portatore inconsapevole. Come? Evitando tutto ciò che rientri nei contatti evitabili. Portando protezioni a naso e bocca (mancando le mascherine, si può provvedere col fai da te; al più con sciarpe lavabili): dobbiamo essere certi che l’altro accanto a noi, usi ogni misura per ridurre il rischio contagio; l’altro deve sapere che ciascuno di noi stia facendo altrettanto. Non è difficile. Non ha un costo.
Comporta solo attenzioni. E comprendere il valore della rinuncia. Verso gli altri, significa verso noi stessi.
E’ vero, dipende tutto da ognuno di noi fare in modo che il contagio non si allarghi!