Sanremo 2020 e la donna
Sanremo 2020 ha avuto un tema di sfondo molto importante: il rispetto della donna. Molti interventi e canzoni hanno posto l’accento su questo tema. Rula Jebreal, nel suo monologo ha ricordato sua mamma, gli abusi subiti e screditati. Amadeus, prima dell’inizio del festival fu criticato per una piccola frase infelice “sul passo indietro” di una donna rispetto al proprio partner. Immediatamente le accuse di sessismo, a rimarcare come oggi non sia più tollerabile neppure un errore ingenuo. Sette artiste della canzone italiana hanno lanciato la promo per un appuntamento canoro sul tema. Tecla, con la sua giovane età, col suo testo, fa da ponte verso le adolescenti affinché il messaggio sia chiaro da subito. Nobilissimo tema, importante la giusta ribalta per sensibilizzare la gente da un palco italiano importante.
Domenica in
Proprio mentre scrivo questo breve post, la trasmissione domenicale è ancora in onda, in diretta dall’Ariston. Voglio raccontare un fatto di pochi istanti fa. Fra le giornaliste, Selvaggia Lucarelli che su una considerazione su Nigiotti viene fischiata dalla platea. Una donna del pubblico, fra tutte, sembra più appassionata. La invitano a parlare, le danno il microfono: si limita ad invitare ad essere meno critica verso i giovani cantautori. La giornalista Lucarelli, piccata, chiede: «Ma che lavoro fa, signora?» «Pensionata», risponde la signora, «non si vede dalla mia faccia?» «Ok, ma che lavoro faceva?», insiste la Lucarelli. «Da cinquant’anni, la moglie, la madre e la casalinga», sottolinea con orgoglio la signora. «Faccia il suo lavoro», chiude, la discussione la Lucarelli, girando le spalle e tornando a sedere, «io faccio il mio.»
Il Rispetto della donna
Una grande stonatura. Non so cosa possiate pensare tutti voi che leggete, io sono allibito a vedere una giornalista (che ha in mano il potere della parola più della persona comune) che usa il sessismo, più di quanto lo facciano comunemente le persone in generale. Perché rimane un fatto: per una certa ideologia, sembra che il rispetto della donna riguarda la donna in carriera, la donna bella, la donna figa. La donna madre, moglie e casalinga, dallo stesso palco, viene lasciata emergere come qualcos’altro, quasi una povera sfigata.
Il nome della signora del pubblico, ovviamente, non mi è noto. Ma l’applauso e il mio omaggio, in questo dopo festival, va a lei ed a ogni donna che coraggiosamente lo è appieno.
Storpio la frase di Totò: Signora si nasce, cara Lucarelli.
Hai assolutamente ragione, si parla tanto del rispetto degli uomini, ma sono spesso le donne a non avere rispetto per se stesse e per le altre donne.