Rialzati Italia!
La pandemia in corso mostra un lato inedito delle economie planetarie: è come se, senza averlo previsto, si attuassero, di fatto, delle verifiche di questo sistema globalizzato. Il nostro paese Italia, in effetti, oltre ad ogni problematica di salute, mostra il fianco ad alcuni effetti.
Globalizzazione
Della globalizzazione si parla spesso in termini positivi. In effetti la velocità degli scambi commerciali su scala mondiale, nonché quella degli investimenti internazionali, ha contribuito notevolmente alla riduzione spazio temporale per persone e merci con forte abbattimento dei costi grazie anche all’effetto concorrenza attuato su scala mondiale.
Primi concetti
Adam Smith aveva analizzato il commercio internazionale, basandosi sul criterio dei vantaggi assoluti: ogni paese si specializzerà nel produrre il bene per il quale la produzione avrà un costo inferiore rispetto al costo di produzione di altri paesi. Questo agevola gli scambi. Ciascuno avrà interesse a produrre il bene dal costo minore e comprare dall’altro (a prezzi inferiori) quello per il quale la produzione interna avrebbe un costo superiore. Ricardo, con la teoria dei vantaggi comparati dimostrò come lo scambio è conveniente anche se un paese avesse vantaggi assoluti di produzione rispetto ad un altro per ogni bene. E’ il caso dei paesi arretrati, meno abili in tutte le produzioni. Esiste un vantaggio per il Paese avanzato per ogni tipo di prodotto. Teoricamente il Paese avanzato dovrebbe produrre tutto e l’altro Paese nulla, ma ciò non è possibile in quanto il Paese meno avanzato, non producendo, non potrebbe comprare nulla. Si dimostra che spontaneamente il Paese meno avanzato si specializzerà nella produzione in cui il suo svantaggio, di cui si fa carico, è minore. Questo permetterebbe gli scambi a condizioni vantaggiose per entrambi i Paesi.
Altri effetti
In ogni caso, un effetto specifico della globalizzazione è l’interdipendenza fra le economie planetarie. In termini assoluti, non esiste più un paese chiuso ed autonomo.
Coronavirus
Cosa c’entra tutto questo con la pandemia in corso? C’entra. Si riscontrano gli effetti dello stop produttivo della Cina adesso, con un ritardo di qualche settimana. Le difficoltà nei trasporti (quarantene di alcune navi, cancellazioni di voli, e difficoltà del trasporto terrestre) manifesteranno ulteriori effetti in questi giorni. Il mercato globale è un vantaggio quando tutto funziona. Se s’inceppa il meccanismo, per una qualsivoglia causa (in questo caso la pandemia in atto), ogni paese del mondo vedrà finire le merci che provengono da altrove. dalle mascherine alle banane, come ogni altro prodotto, si intravedono difficoltà di approvvigionamento.
Situazioni previste
Questi gli effetti sullo spostamento di merci. Se a tutto questo si aggiungono i rallentamenti di produzione, allora si preannunceranno ulteriori difficoltà a breve. Poi ancora, se lo scenario in atto viene condito da disastrose manovre da chi, da ipotetico esperto (leggi Lagarde. Ma che ci fa lì?) dovrebbe fluidificare i meccanismi dell’economia, allora, nulla di buono si preannuncia anche per il medio termine.
Dichiarazioni e interventi
«L’Italia non è sola davanti al virus», esclamava pochi giorni fa Ursula von Der Leyen. Ma se le manovre e i risultati sono quelli generati dal governatore della BCE Lagarde (https://www.nextquotidiano.it/perche-christine-lagarde-ha-affossato-italia-spread-coronavirus/) quasi quasi faremmo meglio da soli. Il nostro paese è uscito da altre situazioni altrettanto gravi e pesanti. Le nostre capacità, per quanto derise da gente “indefinibile” (mi mantengo corretto) come Christian Jessen (che ha dichiarato che “gli italiani stanno usando l’epidemia di Coronavirus come scusa per farsi una lunga siesta”), hanno sempre dimostrato di sapere essere eccellenza mondiale.
Pertanto, “Rialzati Italia!”
Ci rialzeremo prima e meglio degli altri, alla faccia loro!