Raccontiamo la verità piuttosto che abbassarsi a considerazioni demagogiche. Appare piuttosto facile puntare il ditino su una stortura e assurgerla a verità assoluta. Su quella scia esaltante, è facile buttare l’acqua sporca e il bambino. Ma è profondamente disonesto, tutt’altro che leale.
Pensiero unico
Questa tendenza del pensiero unico imperversa su ogni fatto del mondo. Non una lettura, ma una pretesa educativa che non lascia spazi di libertà di pensiero, dallo “stupidario green” di Greta, alle odierne distruzioni di statue. Caccia ai cattivi, a quei soli cattivi indicati da chi pretende di controllare il pensiero. Basterebbe far scivolare lo sguardo sulla statua del Giano bifronte per intuire che un atteggiamento così spudoratamente pretenzioso sulla lettura dei fatti umani rischia di non abbracciare la realtà nella sua interezza.
La “Mannoia demagogia”
Scorgo un post della signora Mannoia. Ve lo ripropongo, prima di commentarlo: «[..] Raccontiamo nei libri di scuola la verità, su Cristoforo Colombo e con il sangue di chi si è fondata la nostra civiltà. Su cosa siamo andati a fare in Etiopia e anche sulla “sposa” di 12 anni che Montanelli comprò dal padre di lei. Raccontiamo la verità.» Da parte mia, posso prendere questo post solo ad esempio di demagogia. Ci risvegliamo oggi con la pretesa di cancellare tutto ciò che non ci piace? Imbrattiamo la statua di Montanelli perché pedofilo? Nessuno plaude né alla pedofilia, né alle violenze sugli indigeni americani e alle successive deportazioni ai fini di schiavitù. Quelli sono i fatti da condannare, non richiami da distruggere. Se no, perché non distruggere il Vittoriale, ogni palazzo di giustizia creato in epoca fascista, ogni piramide egizia, costruita col sangue di altrettanti schiavi?
Montanelli e Cristoforo Colombo
Indro Montanelli è stato un acclamato giornalista e scrittore del novecento. Pare che sia stato anche pedofilo e ciò non fa onore alla sua memoria. Perché non distruggere tutto ciò che è stato realizzato da Gabriele D’annunzio, allora, per i medesimi motivi di perversione? Cristoforo Colombo, dal canto suo è stato un esploratore. Un unico obiettivo: tracciare una rotta più semplice per le Indie. “Per caso”, si imbatté nelle Americhe. Pertanto, diventa un suo torto tutta la storia successiva?
I nuovi mostri
Personalmente preferisco condannare lo specifico comportamento non condivisibile. Mi domando allora come fa oggi ad essere accettato sulla scena politica Bill Clinton quando sono più che dimostrate le sue scorribande sessuali, comprese quelle col pedofilo Epstein? Senza spostarci troppo da casa nostra, come potrebbero essere tollerabili le esternazioni del leader delle sardine che si fa fotografare con i Benetton, dato che una loro società (Atlantia) è responsabile del dissesto autostradale attuale e delle morti avvenute per il crollo di ponti (non ultimo il Morandi di Genova).
Demagogia
Demagogia, ovvero degenerazione della democrazia: “Sostituire il normale dibattito, con una propaganda lusingatrice delle aspirazioni delle masse allo scopo di conquistarne la simpatia”. Facile no? Nessuno ha rimosso Atlantia dall’appalto autostrade italiane, nessuno allontana i responsabili degli orrori di Bibbiano. Facile criticare un aspetto e sfruttarlo a proprio vantaggio. Ci vuole così poco a risultare socialmente simpatici. Chiedetelo a Saviano e Don Ciotti. Facile condannare le mafie e farci soldi sopra, vivendo oltre oceano il primo, in quella stessa terra scoperta da Colombo, o pretendendo istericamente la scorta il secondo. A morire sono gli altri, quelli che restano e vivono stretti fra uno Stato incapace di tutelare e tutti quelli sempre pronti a sfruttare le debolezze.
Social demagogia
Facile ricordarsi degli anniversari. Facile deporre corone sui luoghi delle stragi di mafia. Chiedetelo a Bonafede. Piuttosto che inneggiare alla decapitazione di certe statue d’oltre oceano, perché non far saltare le poltrone di ogni corrotto dei palazzi della giustizia italiana? Ma no! Il “politicamente idiota” italiano farebbe saltare in aria quei palazzi di giustizia, solidi e resistenti, solo perché fatti costruire da Mussolini. Il marcio dentro, invece, lasciamolo stare.
Raccontiamola la verità, signora Mannoia, raccontiamola tutta però.
Dall’angolo di Winston,
Rosario Galatioto