Oggi è il giorno ideale per presentarvi Pietro de Angelis, poliedrico artista, scrittore ed esperto di un ampio numero di materie. Perché? L’ho conosciuto cinque anni fa ma l’ho conosciuto meglio in un momento di alta tensione, al pari di come vi confesso che capita proprio oggi.
I Parassiti
Mi lamento con molta veemenza; lui con modo tranquillo mi dice che ciò che capita è consueto. Sono i parassiti, una sorta di vampiri energetici, frazioni di personalità costituitesi abusivamente, che si nutrono delle energie negative che sprigiona chiunque si trovi sottoposto a uno stress per ragioni non necessariamente logiche. Mi stupiscono le sue argomentazioni non solite. Lo invito ad andare avanti.
Degenerazioni psichiche
Mi spiega senza presunzione ciò che pensa, approfondiamo assieme i metodi che consentono la reversibilità di ogni processo involutivo e autodistruttivo. Detta così sembra qualcosa di complicato: in realtà mi invita a non dare peso a queste pressioni volte a comprimere il mio stesso essere. “Se smetti di alimentare i parassiti con il tuo nervosismo, per un pò continueranno lo stesso, ma dopo un pò, non ricevendo ulteriore energia di cui si alimentano, smetteranno con te e passeranno ad altri soggetti, questa e’ la credenza degli sciamani yacqui, anche se e’ bizzarra, e’ molto utile.”
Livelli di coscienza
https://www.youtube.com/watch?v=BgcZRqItk9Y
Non sapevo che dire: in un primo tempo, il mio adirarmi continuò irreversibilmente. Poi, trovai lo spunto per non pensarci: la scrittura.
Non che il merito del mio scrivere sia esclusivamente suo, ma in effetti, smettendo di rivolgere l’attenzione verso il mondo di vampiri energetici (individuabili in ambito sociale), recuperai me stesso, e mi sentii più libero. “La società ci induce, ci propina percorsi mentali, dispendiosi a livello emotivo, per tenerci ad un livello di coscienza basso”, mi spiega ancora. Nulla di così complicato da riscontrare nella storia, mi dico. Se pensiamo al “Panem et Circensem” dei romani, alle partite di calcio in tv che riempiono ogni giorno della settimana, ai dibattiti sulle attività delle istituzioni e quant’altro per tutti i gusti, ci rendiamo conto, senza troppi paroloni che tutto questo è vero. Tutti spinge l’uomo a provare emozioni anche per situazioni che non sta in nessun modo vivendo.
Il Guru di Sesto san Giovanni
A colpirmi, ancor prima della lettura, è la frase posta in fondo alla copertina. “Per risvegliarsi dalla mediocrità e affrontare gli ostacoli della metropoli.” Penso all’appiattimento voluto, costruito per decenni, tutto volto a rendere nullo ogni segno di altro. La materialità, ciò che tocco davvero, solo quello esiste, null’altro. Possiamo applicare questa regola a tutto, sembra evidente! Persino il pensiero diventa “un disturbo”, una devianza da eliminare. Chi pensa troppo, chi sperimenta una ricerca di sé, dentro di sé, chi vuole un significato, è matto; anziché sublimazione del profondo, tale tendenza diventa estremizzazione altamente nociva.
Il bi-pensiero e il peronismo
A lezione di Orwell contro l’autismo statalista
Tutto concorre a confutare la verità. Orwell aveva introdotto il concetto del bi-pensiero in modo tale che ogni asserzione e il suo contrario fosse sempre vera, un pò come il peronismo che cercò di abbracciare tutto quanto, ogni possibile ideologia, per inglobarla. “Tutto fa brodo” si direbbe più semplicemente.
Il risveglio del guru
Pietro De Angelis percorre dritto il suo percorso. Col secondo romanzo (seguito del

primo), egli cerca di stimolare una percezione delle cose apparentemente meno evidente per il lettore; quest’ultimo viene condotto a confrontarsi con una prospettiva di vita molto più concreta delle tante forme di materialità sponsorizzate in quest’era moderna. Questo e’ quello che viene venduto come materialismo, contemporaneamente ipnotizza l’uomo per costringerlo ad occuparsi di cose che a malapena esistono e che materiali non sono di sicuro: si pensi al tempo libero speso sui social network a caccia di consensi simboleggiati da un like, o al tempo lavorativo impiegato nell’elaborazione di statistiche volte a trasformare semplici supposizioni in verità per le masse.
Pietro de Angelis
Se tentassi di definirlo verrebbe fuori una definizione limitativa che richiamerebbe erroneamente le proiezioni e i cliché che si cerca di destrutturare. Pertanto, non lo definisco. Mi soffermo a costatare la sua poliedricità nonché l’assoluta serenità che lo contraddistingue sul lavoro come in famiglia. Esperto di tecniche di respirazione, sperimenta da decenni la meditazione ed è un valente docente di yoga e alte discipline ad esso collegate. Riprendendo l’autentico significato di guru, ovvero “colui che disperde le tenebre”, così come il pianeta che in sanscrito e’ definito con questo nome (Guru=Giove), che emette più energia di quanto non ne riceva dal sole, potrei almeno testimoniarvi che Pietro de Angelis sicuramente irradia qualcosa di positivo attorno a sé.