Maria De Domenico
Quando Maria De Domenico, cara amica, mi rese l’onore del coinvolgimento in questo suo progetto editoriale, gli effetti principali furono letizia e curiosità. La prima cosa che mi venne in mente fu la percezione della ricchezza di ritrovarmi circondato da amici che avessero quella particolare attenzione alle cose della vita che porta alla riflessione ma anche alla testimonianza. Maria, moglie, madre e psicologa, animo pacato, misto ad un’indole schietta e sincera, non ci girò attorno: «Dimmi che ne pensi, senza mezzi termini.» Qui ebbe inizio il secondo degli effetti, la fortissima curiosità riguardo ai racconti.
Il pirata di Mezzomondo e altre storie
«Si tratta di quattro storie, di genere fantastico.», mi disse. Chiarii subito che di quel genere letterario avevo poca conoscenza, dato che le mie letture vertono su altre tipologie. Pertanto, mi tuffai in quelle letture da lettore pressoché “vergine” nel genere, senza preconcetti specifici né attese particolari. Cominciai dal primo dei quattro racconti, “Il re guerriero” e ne rimasi incantato. Mi ero lasciato condurre dentro la narrazione: partecipai alle alterne sorti del protagonista e sentii le emozioni che Maria aveva celato dentro l’animo di quel personaggio. Euforico, la chiamai per dirglielo. Con mite schiettezza, mi rivelò quale fosse la fiaba che avrebbe dato il titolo all’intero libro: “Il pirata di Mezzomondo e altre storie”.
Il percorso
Ritornai alla lettura e ancora una volta mi ritrovai ad indossare non i panni, ma gli animi di quei soggetti. Catapultato in ambientazioni diverse, mi lasciai coinvolgere in quelle molteplici sensazioni, fui partecipe di quelle preoccupazioni e di quelle gioie; insomma, mi resi, per quel tempo di lettura, “compagno” di ciascuno dei protagonisti. E poi, filastrocche, rime e ogni parola di quel linguaggio prescelto da Maria, furono veicolo di significati.
Il risveglio
Non “spoilerò” le storie, sarebbe come masticare un pane al posto vostro, come vivere una vita per conto altrui. Vi dirò piuttosto le riflessioni che Maria mi ha risvegliato con questo libro. Questo tempo in cui viviamo spesso pretende di riassumerci le risposte. “Hai un dubbio, non sai qualcosa? Chiedi a Google.” Questa opzione è divenuta la “Way of Life” per molti. La vita invece, la vita vera, funziona, conduce a qualcosa di concreto attraverso l’esperienza, non la teoria. La vita presuppone incontri: persone che s’incrociano durante il proprio percorso di vita e che possono testimoniare nella loro quotidianità il senso delle cose. Ho incontrato quei personaggi, ne sono stato “compagno” per un breve lasso di tempo; mi sono ricordato, però, ancora una volta (data la tendenza all’oblìo dell’animo umano), di alzare lo sguardo verso ogni persona che ci ritroviamo accanto o che incrocia il nostro destino.
I primi effetti pre lettura furono letizia e curiosità; dopo, invece, non ho avuto dubbi: Maria De Domenico, moglie, madre, psicologa, è anche scrittrice e ha tanto, ma proprio tanto, ancora da dirci.
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