Il Nobel per la pace 2021 è stato assegnato a due giornalisti, la filippina Maria Ressa ed il russo Dmitry Muratov. Il prestigioso riconoscimento “per i loro sforzi per salvaguardare la libertà di espressione, che è una condizione preliminare per la democrazia e una pace duratura”. In un momento in cui vige il lusso del dire, mi conforta sapere che da qualche parte nel mondo si riconosca il valore di questa importante forma di libertà.
Ovazione
Il Nobel per la fisica, l’italiano Giorgio Parisi, e’ stato accolto in Parlamento con un’ovazione. Le problematiche del clima sono, pare, una priorità. “Giusto”, dico fra me e me, ma vorrei tanto che ridiventasse prioritaria la libertà di espressione, il pluralismo nella politica, e il rispetto della persona umana nella sua integralità.
Ultimi eventi
Potrei richiamarne talmente tanti che non basterebbe una intera collana di volumi, però negli ultimi anni il bavaglio e L’oscuramento, come ricorda Maria Ressa, sono la condizione diventata ordinaria. I casi Zambon e Schiliro’, per esempio, ne sono testimonianza.
E dire che i media del pensiero unico mondiale davano per favoriti al Nobel, Greta Thunberg e l’Oms.