Liberi di scegliere lo siamo davvero? Le donne sono davvero poste nelle condizioni di scegliere liberamente fra assecondare un desiderio di maternità o quello di non essere fautrici di procreazione?
Melinda Gates
La moglie del plurimiliardario Bill Gates, tramite la loro fondazione, annuncia di essere “preoccupata” per la salute delle donne in periodo Covid. In particolare, le preoccupazioni “dell’illuminata signora” riguardano il fatto che a causa della pandemia e’ venuta meno un’importante fetta di produzione di contraccettivi che porterà nell’immediato all’aumento delle nascite. Per i coniugi Gates tutto ruota attorno al controllo dell’umanità, alla riduzione della popolazione mondiale.
Pidiotismo unico
Anche dalle nostre parti, non mancano le pressioni “benevole” che spingono contro umanità e crescita demografica, la Cirinnà a capo delle spinte verso il childfree (liberi da figli) come se la maternità fosse divenuto un crimine. “Aborto” è considerato atto meritevole, moderno, non da oscurantismo; “procreazione”, “maternità”, “famiglia”, concetti blasfemi nella religione laica del pidiota.
Il nuovo corso
Secondo le genialità progressiste, la donna finalmente sarà libera da quei lacci che la inchiodavano ad un ruolo (quello di madre), di second’ordine. Secondo le medesime genialità, la donna aspira a tutto tranne che a quello. Pertanto, i figli glielo devono fare le altre, quelle povere, quelle “sfigate”, secondo il criterio che tutto si può “comprare”. La donna di successo, invece, ci tiene al suo fisico, alla sua linea, mica può rimanere imbrigliata in un tempo lontano da carriera e successo e rischiare la depressione post partum! L’utero in affitto, pertanto, consegue all’aborto a tutti i costi e al childfree.
La famiglia
Anche la famiglia è un concetto arcaico nel mondo del fluido. I rapporti cambiano, non possono essere vincolanti. Persino andare in chiesa a pregare per la famiglia diventa per il pidiota un’istigazione all’odio da combattere.
Pensiero marxista
Non si arriva ad oggi come d’incanto. Decenni di pensiero marxista per cui conta soltanto la lotta di classe e lo sfruttamento dell’operaio, hanno tolto di mezzo nel pensiero, la gratuità della vita come dono che non può avere corrispettivo. La sterilità di un siffatto modo di pensare alla vita sorge nel momento in cui si è ridotto tutto a valore monetario e non più valore in se’.
Libere di scegliere
Vogliamo davvero una libertà di scelta? Vogliamo davvero che ciascuna donna assecondi i suoi più reconditi desideri? Allora, occorrerebbe che la società si improntasse a far sì che non ci sia competizione fra procreazione e mutuo, fra figli e sopravvivenza economica. Per il pensiero unico di stampo progressista esiste una sola libertà: liberi di aderire all’assoggettamento imposto, quello che ormai non distinguiamo più per decenni di passiva accettazione della sottomissione.
Einstein
Aveva ragione il genio della fisica quando sosteneva che i due elementi più diffusi in natura sono l’imbecillita’ e l’idrogeno. In questa cultura che ci vuole servi, del primo elemento se ne scorge parecchio. Poiché per capire la vita non occorre essere geni per forza, basta anche solo ascoltare la testimonianza del rapper Kayne West che ci ricorda che egli esiste … semplicemente perché sua madre ha resistito all’idea di abortire.
Basta poco, un po’ meno di imbecillità.