“Je voudrai vous dire..”
E’ arrivato il giorno della seconda pubblicazione ufficiale in materia di narrativa. Ho fatto una scelta: quella di pubblicarlo, in prima battuta, in lingua francese. Scrivere, rimane per me uno slancio di libertà, la possibilità di esprimermi senza barriere, spaziando in lungo e in largo fra argomenti, temi, soggetti che mi si pongono all’evidenza. E proprio riguardo alla libertà espressiva, ho voluto spingermi nel territorio della mia lingua madre, riscoprendone certe musicalità nel tipo di narrazione che mi caratterizza.
Significato del titolo
Il titolo che ho scelto per il lettori francofoni richiama esattamente il mio desiderio che è quello di raccontare. “Je voudrai vous dire..” esprime, specificatamente al condizionale, il punto da cui muove questa raccolta: vorrei raccontarvi, vorrei porgere, alcuni tratti che partono dal mio interiore. Questo specifico testo è una sorta di “message in a bottle”, lanciato nell’oceano di lettori, in una lingua diversa da quella che sono solito usare nella quotidianità.
Il contenuto
“Je voudrai vous dire..” è una raccolta di racconti, scritti in un arco temporale ben definito. Ma non basta. Nel decidere di metterli assieme e pubblicarli sono andato oltre, e mi sono interrogato su cosa fosse con più esattezza. Sono fotografie esistenziali, come potrebbero essere gli scatti di un fotografo o le pennellate di un pittore. Ciascuno di questi racconti delinea un mio moto dell’animo. In un’era in cui la moda del “selfie” impazza e diventa il proprio biglietto da visita sui social e sul web, io ho preferito “fotografarmi” l’animo.
Motivazioni
Non sono un pittore (come lo è in un modo assolutamente straordinario, a mio avviso, il mio omonimo cugino francese), e neppure un bravo fotografo. Al tempo stesso, ho avvertito l’esigenza di immortalare determinati momenti, con una scrittura più che altro “intimista”, piuttosto che tratteggiare l’esteriore. Chi condivide con me la vita (e pertanto anche questo particolare mondo della scrittura) mi fece notare quanto io fossi piuttosto “avaro” nel descrivere le sembianze dei personaggi e i luoghi; mi fece notare come io, piuttosto, passassi direttamente e sovente a focalizzare le folate interiori che li caratterizzano e i riflessi che certi contesti possano avere sull’animo umano.
La copertina
Uno dei racconti presenti nella raccolta, a cui sono molto affezionato, si intitola “Face au lac”, ovvero la vista del lago di Como. E’ un insieme emozionale fra un momento personale e quella veduta mentre si manifestano quei particolari colori di una giornata uggiosa. Non è un fatto di meteopatia, piuttosto la percezione psicologica di uno specifico momento della vita che, nell’istante, acuisce la propria sensibilità verso certe tonalità del paesaggio. Nonostante la mia scarsa attitudine alla fotografia, ho preferito che fosse quella l’immagine che presentasse questa raccolta.
I racconti
Sono dodici, ma è un caso. Nessun riferimento alla numerologia. Ciò che più importa, invece, in questa dodecagonica rappresentazione umorale, sono le circostanze che hanno dato luogo al mio avvio nel mondo dei racconti. Il periodo era quello in cui “La Passerella“, il mio primo romanzo, era giunto a circa l’ottanta per cento della sua elaborazione. Ero, pertanto, molto concentrato sulle narrazioni lunghe. A mia insaputa, colei che cui condivido il tutto, decise di inscrivermi ad un corso di scrittura creativa che avesse come tema la scrittura di racconti. Per quanto perplesso (ma era solo oscuramento tutt’attorno a ciò che non riguardasse ciò che stavo scrivendo), andai, convinto che nella vita c’è sempre da imparare. Da allora, ho due debiti di riconoscenza: uno verso il mio amore, l’altro verso l’editor che tenne quel corso, il mio primo editor, che mi ha aperto la mente verso questo particolare modo di raccontare.
Quindi, in questo esordio in lingua francese, buona eventuale lettura da parte della “corda pazza”.
Rosario Galatioto
Libreria Volante: La Passerella
I° Festival della letteratura di Mandello del Lario
http://www.assoali.it/i-vincitori-della-xv-edizione