Integralista
Io integralista: Così mi hanno recentemente definito, quasi fosse un’offesa. Non lo è, posso rassicurare chiunque, anzi appare come un grande complimento. Peccato rimanga la volontà di offendere; ma cio’, rimane come problematica dentro chi è mosso da siffatti sentimenti.
Definizione
Secondo definizione, è colui che abbraccia una dottrina o un’ideologia nella sua interezza o col massimo rigore. Non abbraccio “una dottrina” né abbraccio un’ideologia. Pertanto, stando al vocabolario, ahimé non lo sono.
La domanda
Ho una domanda, come chiunque voglia esserne consapevole. Tutti, sottolineo tutti, si chiedono il senso dell’esistenza. Si può tacere o tentare di sopprimere la domanda, ma essa affiora in ciascuno di noi. L’onestà è ammetterlo.
Rispetto
Ho rispetto verso qualunque risposta ciascuno si voglia dare. Posso non concordare, è la mia libertà, ma ritengo maestosamente sublime, coraggioso e onesto, porsi la questione fondamentale dell’esistenza.
Nichilismo
C’è il nichilismo, il “niente ha senso”, o il materialismo puro, ovvero esiste solo ciò che vedo e tocco. Per quanto possa apparire la via più breve per trovare una risposta, la ritengo quella che comporta lo sforzo maggiore. Vivere quotidianamente con la consapevolezza, con la lucida certezza che nello spazio infinito non si valga nulla, e si è un casuale puntino vivente destinato a spegnersi al pari di come si è apparsi, vivere coscientemente questa dimensione è davvero un’impresa titanica. C’è quasi dell’eroe, per me.
Ideologie e religioni
Innumerevoli pensatori sin dall’alba dei tempi dimostrano che il pensiero su questo tema c’è. O sono stati tutti matti, oppure percepire questa coscienza è semplicemente umano.
Integralista
Mi rifaccio ancora al vocabolario: l’integralista, pertanto è colui che si dà una risposta e su quella fonda integralmente il suo comportamento nella vita pratica. La chiamerei anche coerenza. Scusate se insisto, ma una persona che ragiona così mi appare quantomeno affidabile, dà certezze sul suo agire.
Integralismo religioso
Secondo vocabolario è un tipo di integralismo che, facendo riferimento ad una religione e ai suoi dogmi e testi sacri, mira ad applicarne tutti i principi in ogni ambito della vita.
La pretesa
Integralismo cattolico è un’espressione in uso assiduo dal secolo scorso. Il cristiano, però, non si è dato una risposta. Né qualcuno gli ha insegnato una filosofia. Questa è la pretesa che ne costituisce la diversità. Per il cristiano la risposta alla sua domanda è Dio fattosi carne, è Cristo che ama l’uomo al di là di ogni limite e che gli è compagnia per sempre. La risposta è Cristo che risorge e promette la medesima cosa ad ogni uomo. E’ una scommessa un po’ più forte, mi pare. Il cristiano pertanto non abbraccia un dogma basando la sua vita sulle idee, ma su un Amore integrale.
Medioevo
E’ un’era molto screditata in questi tempi, quasi fosse un’epoca buia. In realtà, è l’epoca in cui nell’Europa cristiana si applicava quello che può essere chiamato comportamento integrale. Gli aneddoti raccontano di ladri che andavano a rubare e prima di farlo si facevano il segno della croce. Ogni atto, persino il più riprovevole, ogni vergona umana, era sottoposta a confronto con il Vero più forte.
Oggi
Questo è l’atteggiamento che oggi si tende a voler sopprimere più di tutto. Il relativismo o permissivismo è cosa diversa dal rispetto. Credo che in ogni risposta che ciascuno si voglia dare, quelle che appaiono non fondate sul rispetto hanno poco a che fare con l’umano.
L’integralismo che uccide
Pertanto, la religione che invita a uccidere, che invita persino ad uccidersi, appare ai miei occhi come una estremizzazione poco attinente a quello che ciascuno porta inscritto nel cuore.
Cosa vedo
In questi ultimi tempi ho visto un Papa che si inchinava per chiedere di smettere con le guerre di religione. Una domanda di rispetto. Ho visto politici e capi di stato sbracciarsi in nome di ogni forma di accoglienza. Dopo le diverse centinaia di morti e feriti provocati nel giorno di Pasqua, assisto a ex presidenti timorosi a chiamare vittime o martiri i cristiani, diventati nel mondo del “politically correct” dei semplici “adoratori della pasqua”. Non ho visto capi di stato della medesima religione in nome della quale si fanno le stragi distaccarsi, chiedere scusa, inchinarsi al pari di Papa Francesco, invitare dall’alto della propria responsabilità morale a smettere dato che uccidere non è modalità di vita. Non si vede alcuna preoccupazione enfatica neppure da parte di una buona fetta di politici italiani, quasi come se questi atti possano trovare giustificazione.
We are proud Christians
Io integralista? Come ha scritto qualcuno in un cartello, posso dire molto umilmente e con ogni limite che mi contraddistingue e che fa di me una persona non perfetta e non sempre coerente che sono cristiano e ne sono orgoglioso, come buona pace per chiunque.