All’improvviso, io criminale. Cerco di capire. Nel 2020 ho fatto due settimane di ferie, idem nel 2021. In ciascun giorno di questi due anni, sono stato costantemente presente al lavoro. Non mi sono ammalato di COVID, ho fatto periodicamente le verifiche. In realtà per ciascuno do noi in casa è così fino a oggi. Non abbiamo preso il COVID e non lo abbiamo contagiato ad altri. Abbiamo scrupolosamente adottato ogni attenzione, giorno per giorno. Siamo stati bravi? Boh. Siamo fortunati? Chi può dirlo. La cosa certa è che col nostro comportamento NON risulta che abbiamo apportato “danni” alla società.
Servizi
Da tanto tempo non è prudente fruire di alcuni servizi, da un po’ di tempo si è formalmente esclusi, per il semplice fatto di SCEGLIERE di non farsi iniettare un qualcosa di incerto e ancora sperimentale. SCEGLIERE è una parola chiave in un mondo libero. La Repubblica Italiana, d’altronde mi indirizza: se vuoi fruire di certi servizi, devi sottoporti a un tampone valido 48 ore. Solitamente rinuncio senza troppa fatica a “questi servizi”, dispiaciuto più che altro, DA PERSONA CIVILE QUALE RITENGO DI ESSERE, per l’economia in generale e per coloro che vivono fornendo questi servizi. In questo periodo, nostro malgrado, perdono clienti che come noi hanno fatto questa SCELTA.
Eventi
Domenica prossima verrà a trovarmi un amico. Il piacere della compagnia prevede che ci tamponeremo. Il punto è che ho trascorso un intero pomeriggio a trovare una farmacia disponibile a effettuare i tamponi e concederci quel tempo “esatto” per il pranzo domenicale. Alla fine l’ho trovata: ci faremo una ventina di chilometri ma avremo il nostro momentaneo diritto ad accogliere degli amici. La circostanza mi mostra l’ipocrisia pubblica: scegliere di effettuare il tampone anziché “l’iniezione” non è un fatto facilmente praticabile.
Diritto alla salute e diritto al lavoro
Molti parlano del “vaccino” (di questo specifico vaccino) come un dovere civico. Faccio notare che il diritto al lavoro, il diritto alla gestione del mio corpo, il diritto alla mia libertà di scelta, sono diritti “più forti”, soprattutto se si dimostra che non sono soltanto i “non vaccinati” il veicolo virale. D’altronde, si dimostra che fino a oggi NON abbiamo veicolato alcunché.
Terrorista
Sono indignato. Nei discorsi degli “intoccabili” italiani (i parlamentari), ho sentito che definivano me e quelli come me, “terrorista”. Io criminale, pertanto? Vivo, lavoro, pago le tasse e ogni rata di mutuo, rispetto l’ambiente e chicchessia, ma sarei un criminale per voler almeno esercitare delle scelte su me stesso? Che Stato è quello che mi toglie questa facoltà e che “ipocritamente” mi dice ancora che posso scegliere fra vaccinarmi o farmi decine di chilometri a 15 euro (se si trovano) ogni 48 ore per dimostrare di essere “persona perbene”?
“Ci sedemmo dalla parte del torto visto che per tutti gli altri posti serviva il green pass”.
Rosario Galatioto
Felice di essere dalla parte del torto