Idiozia no limits: colpisce soprattutto chi vive in maniera eterea, lontano dalla realtà. Mentre è in corso un fenomeno pandemico (i positivi in Italia risultavano 152 alle sette di stamattina, 200 adesso che scrivo poche ore dopo), c’è chi non può evitare il distinguo classista.
Fendi ti difendi
La casa di moda Fendi ha pensato bene di mettere in vendita a 190 euro le mascherine con il proprio logo. Mascherine che poco hanno a che vedere con una reale protezione da virus (Gli addetti consigliano l’uso di mascherine con filtro, modelli FFP3 e FFP2, in grado di filtrare rispettivamente al 98 e al 92 per cento gli agenti pericolosi per la salute).
Speculazioni
A parte l’introvabilita’ dei sopraddetti modelli (le aziende produttrici hanno elevate richieste che non riescono a smaltire), i prezzi sono schizzati alle stelle. In famiglia, solo una settimana fa, siamo riusciti per tempo ad acquistarle (Mod. FFP3) a 15 euro una confezione da cinque. Attualmente, il prezzo è’ arrivato a sfiorare i cento euro. Stessa dinamica per il disinfettante per mani: la confezione da quattro flaconcini supera i cinquanta euro.
Oggi
Viviamo nel lecchese e racconto le esperienze personali di stamattina. Uffici chiusi secondo circolare (INPS); Agenzia delle Entrate aperta con impiegati semi disponibili (o si è aperti al pubblico oppure no, non dovrebbero esserci mezzi termini); ogni altro ente (compresi i laboratori sanitari) sprovvisto di adeguate forniture (mascherine) e con operatori costretti a modalità “fai da te”.
Inadeguatezza
Il Capo della Protezione Civile e Commissario per l’emergenza, Angelo Borrelli, scarica le proprie colpe su chi in prima linea e con spirito di sacrificio eroico rischia la propria vita: «C’è stata una non conoscenza dei sanitari che non sono stato in grado di riconoscere i sintomi del virus.» In realtà, il Sig. Borrelli assieme al degno compare Conte, non sono in grado di dare indicazioni ferme su come agire, ne’ di proteggere popolazione e operatori. Ogni struttura non è dotata di mascherine di numero sufficiente, ne’ di disinfettanti ne’ ancor meno di guanti, il tutto per impedire il contagio di chi deve adoperarsi per non fermare la macchina statale. Inoltre, nel caso aumentassero a dismisura i casi, siamo pronti come strutture sanitarie e posti letto per farvi fronte? Se mancano gli strumenti base, figuriamoci il resto.
Qualche raffronto
L’Oms segnala la forte preoccupazione per il continente africano. Allo stato attuale non può essere noto il numero di contagi e gli eventuali decessi sono semplicemente non classificati. Se non è’ adeguatamente attrezzata l’Italia, lo sono ancor peggio quasi tutti gli stati dell’Africa: quaranta paesi potranno avviare i test soltanto fra sette giorni.
Africa polveriera pandemica
Con tale contesto il continente africano presenta un rischio molto alto di esposizione al fenomeno relativo al coronavirus. Nessuna protezione adeguata per la popolazione africana, nessuna protezione per quei paesi (fra cui il nostro) esposti agli sbarchi che non sono adeguatamente monitorati.
Le idiozie senza limiti
Se da un lato ci sono i clienti delle case di moda che non “tollererebbero” di andare in giro con le mascherine adeguate (troppo poco chic), dall’altro continuano a germogliare le dichiarazioni di stampo Bergoglio/Spadaro che, dimentichi delle realtà mondiali, predicano serenamente le fatiche di chi fugge da certi territori.
Puzzo di retorica stantia, idiozia no limits.
Rosario Galatioto
Fanno a gara a chi dice più stupidaggini, non se ne può più….