Il ministro Lamorgese reintroduce nelle carte di identità dei minori di anni 14, la dicitura tanto voluta dal mondo gender, Genitore 1 Genitore 2.
Un passo indietro
Quando Matteo Salvini ebbe l’incarico di Ministro dell’Interno aveva tolto questo ridicolo abominio tanto voluto dal mondo progressista europeo. Si era ritornati sulla via del buon senso con le normali diciture: “padre”, “madre”.
Dialogo con mio figlio
Ho chiesto a mio figlio (12 anni) se gli piacesse quest’innovazione (evitando di rivelargli che per me si chiamerebbe piuttosto “reiterazione dell’aberrazione”). Gli riassumo brevemente la questione sollevata per i casi di coppie omo (sia nel caso di due uomini che nel caso di due donne). Mi risponde candidamente che se proprio si doveva introdurre una modifica, sarebbe stato più bello “mamma mamma” o “papà papà”.
Le parole più belle
Non amo i gossip, pertanto non leggo di pettegolezzi sui vip o personaggi della politica. Oggi mi sono domandato (senza perdere tempo ad approfondire, sia chiaro) se Lamorgese, Boldrini, Cirinna’ & C. (ometto volontariamente di far precedere i loro cognomi con il termine “signore”, per rispetto di chi lo è veramente) siano madri. Se così fosse, mi chiedo come possano accettare che un figlio minore si veda scritto quelle scritte al posto delle belle parole “padre”, “madre”. “Mamma”, in ogni lingua del mondo, è la prima parola che impara a pronunciare un bambino. Questo stesso bambino, oggi, la vedrà sostituita con l’asetticita’ di Genitore 1 Genitore 2.
A cavallo della follia
Dopo tutto Il politicamente idiota che subiamo, voglio cavalcare questa stessa follia. Mi trovo nella condizione reale di avere un figlio minore di quattordici anni, e pertanto mi impunto e voglio approfondire. Da oggi, io cosa diventerei, genitore 1 oppure genitore 2? Non è forse discriminatorio? Cederei serenamente per cavalleria, ma amo i numeri e do loro parecchia importanza: genitore 2 significa in matematica che viene dopo il genitore 1? Se proprio non si vuole turbare nessuno, io faccio presente di essere realmente turbato. Si rischia seriamente di litigare.
Una domanda
Per altri versi, viene oggi detto che in piena pandemia e crisi economica sarebbe da irresponsabili far questo o far quello. Deduco che per i ministri di questo governo, questa è una questione davvero seria e prioritaria.
“[..] La voce era quasi vibrante d’entusiasmo. «Adesso si sa veramente dove si va.” (A. Huxley, Il mondo nuovo). Già, “loro” sanno dove vanno. Dal mio punto di vista, certamente verso il grande baratro dell’imbecillità.
Rosario Galatioto