Quella che si è consumata ieri ha avuto tutto il sapore di una grande farsa. L’elezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al secondo settennato, dopo che per tante settimane ha precisato di non essere disponibile per poi accettare l’incarico sostenendo che “le emergenze richiamano al senso di responsabilità”, appare al popolo come puro teatro, gioco delle parti. “Era già tutto previsto”, cantava tempo fa Cocciante.
Le emergenze
Le emergenze c’erano anche mentre dichiarava la sua indisponibilità. Quello allora cos’era, a rigor di logica? Capriccio della politica in un momento gioviale? Le “maggioranze” riconfermano Mattarella e Draghi al loro posto e dichiarano che questa è “una splendida notizia per gli italiani”. Mi domando: ma adesso mettono pure le parole in bocca al popolo? Chi lo dice che è una splendida notizia per la gente?
Acclamazione
Il Parlamento ha acclamato semplicemente sé stesso facendo in modo che tutto continui nell’assetto che egoisticamente conviene ai parlamentari stessi. Il Parlamento si è preoccupato di mantenersi al potere con le figure chiave che glielo permette. Il popolo in tutta questa farsa c’entra ben poco. Riconfermare Mattarella significa sbattere in faccia a sessanta milioni di italiani che, oltre lo stesso Mattarella, non esiste altra persona di elevato profilo istituzionale. Il primo garante della Costituzione è diventato il semplice garante dell’assetto di potere. Mattarella e Draghi, Draghi e Mattarella, rappresentano una sola cosa: non si vota, il popolo resta escluso.
Blogger
Tutti i giornali esultano come se i cittadini dovessero essere ammaestrati. Qualcuno mi chiede ogni tanto perché mi piace fare il blogger. “Perché sono libero”, rispondo io. Per chi non lo sapesse, in un tempo in cui tutte le testate giornalistiche hanno un padrone che detta la linea da tenere, il blogger resta svincolato da ogni gioco di potere perché si autofinanzia.
Il blogger non è Pulcinella servo di due padroni, il blogger risponde alla propria coscienza, ancora libera.
Rosario Galatioto
Vero, per questo in certi paesi i blogger che dicono la verità vengono censurati.