X Factor 2021
Ieri sera (16/09/2021) prima puntata di X Factor 2021. Dalle prime battute si intuisce quale sarà il leit motiv di quest’anno: parità di genere, teorie gender spalmate in un linguaggio adatto a “educare” le masse, perché di questo si tratta: le masse si ritengono sempre costituite da gente bifolca da educare a tutti i costi, gente che va accompagnata nella sua elevazione dai depositari del sapere: i sacerdoti del pensiero unico.
Radio Capital
Radio dell’auto: girando a caso mi imbatto (ancora una volta) nella radio che mi ero ripromesso di non ascoltare più (Il proprio eroe). Bastano poche battute di Lucarelli Selvaggia (basta nome e cognome), per ricordarmi. Fra le tante altre perle (insulti alla giornalista Palombelli, “nessuno le insegna le nuove sensibilità nel mondo?”) ha auspicato che si prendano provvedimenti verso il giornalista Mario Giordano Per quest’ultimo, seppure non c’entrasse nel tema trattato, sono state riservate le etichette più banali che vanno tanto di moda.
Etichette
Basta sollevare dubbi sul mainstream del momento per essere etichettato e indicato come pericoloso sobillatore terrorista. “No vax”, “fanatico”, “violento complottista” sono le etichette più diffuse. La separazione dei luoghi, l’Apartheid italiano è diventato normalità. I “non vaccinati” non possono, non devono, vanno isolati, ingiuriati, tartassati e costretti alla pubblica abiura.
Rewind
Ravvicino un attimo i pensieri espressi nelle due trasmissioni (andate in onda a poche ore di distanza). In X Factor, se a un concorrente si chiede semplicemente come si chiami (nome d’arte a parte), egli si può risentire e ricordare ai presenti che va rispettato il suo “sentire”. Egli può essere tante identità, tante cose, e, per favore, non vuole che si parta dal nome per categorizzarlo e classificarlo a tutti i costi. Invece, dalla voce gracchiante della Lucarelli emergono le linee più dure verso gli stessi colleghi (“perché si permette loro di fare ancora delle trasmissioni?”).
Inglese
Quando studiavo inglese e dovevo esporre qualsivoglia argomento, partivo da una semplice espressione che mi piaceva tantissimo: “In my opinion”. Il punto è questo: perché il rispetto delle idee altrui va solo in un senso?
Per il pensiero unico c’è un senso unico: a loro sono consentite le etichette verso gli altri, mica sono il popolo, loro!
Rosario Galatioto