Dio è morto?
Dio è morto? Voglio coniare una sigla, perché no. La voglio chiamare “ideologia caterpillar”. Perché ha la pretesa, l’arroganza e, lasciatemelo dire, la stupidità di distruggere tutto, ma proprio tutto quanto.
Neppure diabolico
In altri casi, avrei detto che questo era un piano diabolico. Neppure quello. Da quel che dicono, il diavolo e’ astuto, subdolo, agisce su livelli più contorti. Qui, se permettete, l’azzardo e’ invece palesemente stupido.
Voglio
C’e’ una costante pressione attualmente su questo concetto come se dalla liberazione di esso dipendesse la vita vera: “voglio scegliere tutto, persino il sesso”. Si parte da lontano, si tessono le fila, si allarga una rete. Si comincia dall’emancipazione femminile, si passa poi ai concetti di rispetto del diverso. Si va avanti: Ogni diverso ha pari dignità. E chi dice il contrario? Mi permetto di affermare con serenità che il rispetto della dignità di ciascuno sta sul piedistallo.
Ideologia LGBT
I problemi cominciano quando sul piedistallo si pretende di porre tutto e di più. Si comincia a parlare e spingere sulle unioni civili, si fa appello a casi umani molto particolari per arrivare all’estensione globale. Non basta, fate spazio sul piedistallo, le unioni civili come il matrimonio. Non basta. Si riprende a guardare casi particolari e ci si lancia sul concetto che “due papà o due mamme possono far meglio di una famiglia tradizionale fatta da uomo e donna. “Guardate un po’ la degenerazione e l’ipocrisia nella famiglia classica”.
Odor di zolfo
A questo punto mi dico che un po’ di odore di zolfo e’ comparso. Dal particolare, dal caso degenerato, si prende esempio per esaltare il particolare opposto e assurgerlo a concetto generale: se c’e’ un singolo caso di unione fra due uomini o due donne che funziona meglio di una famiglia classica.., allora si dimostra che si può generalizzare il concetto! Peggio… senza accorgercene, ciò che identificavamo come unione civile… l’abbiamo chiamata per comodità, distrazione o erronea assimilazione, “famiglia”!
The danish girl
E’ stato un film acclamato immediatamente dalla critica. “The danish girl”, film del 2015, Premio Oscar nel 2016 (miglior attrice non protagonista) tratta di un pittore paesaggista della Danimarca dei primi anni del ‘900, Einar Wegener, che ha vissuto due vite: la prima con una moglie a Copenhagen, e la seconda a Parigi come Lili Elbe. Infine ha tentato la prima operazione chirurgica della storia finalizzata al cambio di sesso. Era stato considerato un caso limite, un caso particolare.
La Triptorelina
Cambiare sesso? Oggi, all’improvviso, diventa una priorità. La Triptorelina, farmaco efficiente nella cura anticancro, entra di diritto, per il Ministero della Sanità, fra i farmaci usabili anche da chi NON è ancora entrato nella fase della pubertà. lo sottolineo: PER I BAMBINI in età prepuberale. La libertà tanto voluta, quella grande libertà di scegliere, data in mano a bambini, educati al motto che “cambiare sesso si può”. Perché? Davvero, con grande e ostinata ingenuità si vuole asserire che a 9 anni, a 6 o a 12, un ragazzino, una ragazzina, è consapevolmente conscio di essere del sesso sbagliato? Ma chi lo dice? Persino un giudice ha concesso la libertà di cambiare sesso ad un adolescente che minacciava il suicidio, nonostante il parere contrario dei genitori.
Dio e’ morto
Dio è morto cantavano i nomadi e anche Guccini.
https://m.youtube.com/watch?v=KhJ2eeLBqAc
“Ho visto…La gente della mia età andare via Lungo le strade che non portano mai a niente
Cercare il sogno che conduce alla pazzia Nella ricerca di qualcosa che non trovano Nel mondo che hanno già..[..]”
“[…] Perché è venuto ormai il momento di negare Tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura Una politica che è solo far carriera Il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto L’ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto[…]
Io mi associo: questa strada non porta a niente. Distrugge. E’ un sogno folle che conduce alla pazzia. Voglio ricordare che, stando alle statistiche, pare che nei paesi in cui cambiar sesso è roba comune, il tasso dei suicidi di quelli che hanno varcato il confine è addirittura del 25%. Per chi volesse far finta di non capire, significa che uno su quattro, fra coloro che ha cambiato sesso, si è suicidato. Stiamo pericolosamente navigando contro natura.
Il Papa
Stranizza che Papa Francesco rimanga tiepido. La Santa Sede non si spinge tanto quanto abbia ultimamente fatto sulle politiche migratorie. Stranizza che non la Chiesa non si muova nelle battaglie “pro vita” e “pro famiglia”. In Italia passa sotto traccia l’inserimento di un farmaco assolutamente contro la natura umana e vige una sorta di silenzio religioso più che religioso silenzio. Più che Dio, pare che muoiano di morbillo a migliaia nei paesi africani e pare che i grandi attivisti del camilleriano “Non in mio nome” si siano dimenticati.
In nome di Dio, forse che tutti questi altri non sono nostri fratelli anch’essi? Non lo sono i singoli bambini non più tutelati per l’ideologia che fa tanto chic?