Dimissioni
Non è una regola normata, è un comportamento per così dire “onorevole”, quando ancora la parola onore poteva avere un senso e una radice etica.
I fatti
Brahim Aoussaoui era stato arrestato a soli diciassette anni per aver accoltellato una persona a Tina in Tunisia. Aveva partecipato ad un’associazione ritenuta terroristica (Ansar al Sharia) e aveva precedenti per droga e vendita al contrabbando.
I movimenti recenti
Arriva a Lampedusa come tanti, fa la quarantena a bordo dell’apposita nave come tanti, si ferma per una dozzina di giorni ad Alcamo (TP) e si organizza per tutto ciò che concerne la sua attività criminale successiva. Attraversa l’Italia, arriva a Nizza presso coloro che gli forniscono una base d’appoggio.
Delle due, l’una
Il Ministro dell’Interno italiano, la signora Lamorgese, nonostante questi fatti oggi noti a tutti, dichiara candidamente che questo tizio “non era stato segnalato né dalle autorità tunisine, né risultava segnalato dall’intelligence.” Ora delle due, l’una, come si è soliti dire: la signora ha fallito riguardo al suo mandato politico, oppure hanno fallito coloro che dipendono da lei. In ogni caso, onorevolmente, ogni cittadino italiano merita le dimissioni di questa signora. DIMISSIONI, nessun altro atto ulteriore se non PUBBLICHE SCUSE. A chi spetterebbe informarsi circa tutti coloro che sbarcano e arrivano sul nostro territorio? Risposta: al Ministro dell’Interno. A chi spetterebbe spingere verso un’intensificazione dell’attività di intelligence riguardo a celle terroristiche sul nostro territorio? Risposta: al Ministro dell’Interno.
Smettiamola di girarci attorno: DIMISSIONI.