Terzo millennio, quello della digital life. Tutto digitale, ogni cosa registrata, monitorata. Identificazione digitale, passaporto digitale per viaggiare, passaporto sanitario caso mai per averne diritto. Prossimamente niente più uso del contante, tutte le transazioni attraverso canali monitorati.
Spid
Spid sta per “Sistema pubblico di identità digitale”. Il web (ormai ogni spiegazione si trova nel web!) ti spiega che è la soluzione che ti consente di accedere ad ogni servizio delle pubbliche amministrazioni e dei soggetti privati che aderiscono all’iniziativa. Ti attivi e da quel momento Tu .. sei tu. Magari fosse vero. Dopo aver attestato i miei dati all’ente certificatore, mi aspetto che da ora in avanti io debba evitare di scrivere in continuazione nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, mail, telefono, residenza (tutti dati richiesti). Invece no, va ricompilato sempre tutto.
Domande on line
Vi aspettate di evitare lunghe code? Mi dispiace, vi tocca un inferno peggiore, dato che non sempre la modulistica on line funziona. Quando avete finito di indicare ogni dettaglio che vi riguardi, il sistema può dirvi che il modulo elaborato “non viene accettato”. Ma come? Lo avete predisposto voi! Volete lamentarvi o chiedere consiglio al numero di riferimento? Niente da fare! Occorre prendere appuntamento.
Mondo su misura
Per fortuna che si parla sempre di semplificare. Invece, il sistema ha l’incredibile capacità di imbrigliare l’utente. È un mondo su misura dell’umano? Direi proprio di no. Pensate che mia madre ottantasettenne possa fare uso di spid, bancomat e carte di credito? Oppure possa compilare una domanda on line? Non riesco neppure io che sto a gestire anche una pagina web, figuriamoci. Ma allora per chi è questo mondo? Chi lo ha pensato così?
Finalità
Quale è lo scopo di tutto questo? Risparmio di risorse e tempo? Ma per cosa? Se mai fosse vero che i sistemi funzionassero a dovere (cosa assolutamente non vera), tutto ciò servirebbe a risparmiare tempo agli umani per potersi dedicare a… altro tempo digitale sui social, per esempio!
Un mondo totalmente controllato non è un mondo più sicuro. E’ diventato solo un mondo meno libero e meno fruibile. Per favore, indicatemi l’uscita, vi lascio la digital life. Se possibile, io voglio la vita reale.
(L’immagine allegata rappresenta il particolare saluto della “corda pazza” alla Digital Life)