Assenso, ovvero dire di sì. Questa sembra essere l’unica “libertà” rimasta, cioè un’adesione spontanea a ciò che vogliono “loro”.
Carrellata veloce
Dal febbraio 2020, le nostre vite già controllate, lo sono in maniera decisamente fisica: pandemia, occorre stare a casa, occorre blindarsi per il bene di tutti. Niente movimenti, ma solo per affrontare l’emergenza s’intende.
Mascherine
Occorre indossarle, sempre, ovunque. Salvo poi scoprire che lasciano comunque passare qualcosa. Salvo poi scoprire che è stato un affare d’oro per “alcuni”.
Le zone e i colori
Movimenti contenuti e chiusure: regionali, comunali, di locali, bar, teatri, musei. Di tutto. Siamo stati in preda ai DPCM e continuiamo ad esserlo, legati ad un colore regionale, rosso, arancione, giallo. Bianco chissà quando, sembra mai. Il fatto che mi stupisce è che ci siamo abituati. Aspettiamo la notizia come se fosse diventato “normale” così.
Coprifuoco
Nessuno ne parla più, nemmeno il governo. Anche nei casi in cui la situazione migliora, il coprifuoco è rimasto. Divieto, divieto assoluto. Se si soffrisse d’insonnia e si avesse voglia di un pò d’aria al chiaro di luna, se ci fosse una necessità improvvisa, se due innamorati a distanza litigassero e uno dei due volesse raggiungere l’altro, dovrebbero giustificarsi. La libertà personale, quella più intima, non esiste più.
Vaccini
Dopo le mascherine, l’affare d’oro del secolo: i vaccini. La paura del Covid è più forte della paura di farsi iniettare un “non so che” con controindicazioni pesanti e senza garanzie. Si fanno i vaccini, non si controlla neppure se ci si fosse immunizzati tramite un contagio asintomatico, nessuna precauzione. Chi obietta è “negazionista”, “immorale”, “egoista”. La libertà sul proprio corpo è quasi diventato un reato.
Democrazia
L’esercizio della democrazia, sospeso a tempo indeterminato. Il Covid, in Italia, ha sospeso tutto, anche ciò che non c’entra. “Non è tempo di elezioni”, si diceva, anche se in molti altri paesi si vota. “Occorre fare un governo in tempi rapidi”, si diceva, salvo poi scoprire che si muove tale e quale al precedente, DPCM, chiusure e null’altro. Ah si, qualcosa di nuovo c’è stato, un giro di poltrone, nomine di tanti nuovi sottosegretari.
In basso, in quel luogo in cui vivo assieme a molta altra gente, non è cambiato nulla. Che libertà ci è rimasta? Quella finta di aderire ad un pensiero non condiviso: dare l’assenso oppure sei out.
Rosario Galatioto
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